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Ricordando Neruda

La XX edizione del Festival inizia con un omaggio al Poeta

Nell'ambito delle celebrazioni del Centenario della nascita di Pablo Neruda, si apre con un omaggio alla sua memoria il XX Festival del Cinema Latino Americano nella città di Trieste.

di Sabatino Annecchiarico

Alla presenza di un numeroso pubblico, nella Sala Cinema del Teatro Miela della città di Trieste, Rodrigo Díaz , direttore del festival, ha aperto ieri 22 ottobre i lavori del XX Festival del Cinema Latino Americano. Un evento culturale che non cessa di crescere per qualità e portata fin dalla sua nascita.

Proprio in questa occasione, lo stesso Rodrigo Díaz annuncia «il progetto per il prossimo anno che da Trieste si possa "vendere" la cultura cinematografica latino americana in più paesi della vasta area del nordest europeo e in Europa Centrale». Un ambizioso progetto che prende avvio dalla strategica posizione della città di Trieste, «più vicina a Budapest, Vienna, Praga o alla Slovenia, la Croazia rispetto a Roma o Milano», per proseguire poi nelle città di Roma, Milano, Cremona, Brescia ed in varie città del Friuli-Venezia-Giulia e del Veneto.

Per rendere possibile questo progetto, Rodrigo Díaz non risparmia parole per ringraziare gli sforzi di tutti coloro che rendono possibile questa realtà, dalle amministrazioni pubbliche che la finanziano e la sostengono fino a collaboratori «senza i quali tutto sarebbe molto più difficile».

Nonostante tutti questi sforzi la «necessità di incrementare questi mezzi» continua Díaz, «soprattutto economici», sono indispensabili per sostenere il livello di crescita di questa ormai affermata manifestazione culturale che mostra al mondo (e in particolar modo ai triestini e a quanti si recano a Trieste in questi giorni) la "salute" del cinema «meticcio» latinoamericano e la sua realtà contemporanea comparandola implicitamente con la cinematografia italiana.

Una realtà cinematografica che, come è giusto che sia, riflette la realtà sociale degli stessi latinoamericani. Una realtà che appare chiaramente nel film di Fernando Pino Solanas , La dignidad de los nadies , proiettato a chiusura della giornata come "evento speciale" e che rivela le tragiche conseguenze sociali sofferte dalle popolazioni che applicano le ricette del Fondo Monetario Internazionale, l'FMI, come nel caso dell'Argentina neoliberale degli anni '80 e '90.

Un film, quello di Solanas, che esalta quel popolo, i nessuno, che non si arrende, producendosi in un'infinita creatività della resistenza alla travolgente usurpazione di cui è stata vittima e racconta la grande dignità con la quale ha condotto (e conduce ancora) la sua lotta per la sopravivenza. Un film in cui il protagonista principale è lo stesso popolo argentino che partecipa e racconta, come attore protagonista, denunciando al mondo la sua triste realtà.